By Caterina Maggi
@Il Mondo
È una delle poche emittenti indipendenti del paese del Maghreb, giornalisti in rivolta dopo le perquisizioni in redazione
In un anno già non semplice per la libertà di stampa la censura sferra un nuovo attacco contro i giornalisti. Questa volta si tratta di Algeria, dove i giornalisti di Radio M e del sito di informazione online Maghreb Emergent, una delle poche emittenti libere e indipendenti dello stato maghrebino, sono ora in rivolta dopo che la sera precedente della Vigilia il loro direttore Ihsane El-Kadi è stato portato via in manette dalla polizia che ha predisposto il sequestro dei due media, nelle sedi del centro di Algeri. Si tratta dell’ennesimo attacco alla libertà di espressione e comunicazione della società civile algerina. Gli agenti della direzione di sicurezza nazionale (DGSI) hanno quindi proseguito con una perquisizione, portando via dell’equipaggiamento di ripresa e dei computer e altri dispositivi elettronici, prima di mettere i sigilli ai locali.
Radio M è l’ultimo, fragile spazio di dibattito libero dell’Algeria; dopo l’arresto El-Kadi è stato sottoposto a un interrogatorio estenuante durato dalla sera del 23 fino a quella del 24 Dicembre, nella wilaya di Boumerdes, a sessanta chilometri dalla capitale. La figlia Tin Hinan ha condiviso l’accaduto sui social e lanciato un appello per il rispetto dei diritti dell’informazione in Algeria.
di: Caterina MAGGI
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